lunedì 5 novembre 2007

Questione romena o questione italiana?

Forse era la logica conseguenza di un periodo nefasto, forse in uno stato civile e progredito un fato del genere non sarebbe successo o se fosse successo avrebbe fatto capire, invece di creare odio, intolleranza, xenofobia e quelle squallide diatribe tra maggioranza ed opposizione.
I fatti sono, purtroppo, ormai noti.
Un romeno, Nicolau Mailat picchia, violenta ed uccide una donna che poco prima era scesa dal treno che dal centro di Roma la riportava a casa a Tor di quinto, Roma nord.
Una cosa è saltata agli occhi, subito, il degrado di quella stazione e di quella zona dove da tempo immemore vi è una baraccopoli messa su alla "bene e meglio".
Non voglio parlare del'azione bestiale e illogica compiuta da quest'uomo su quella povera donna, si è già detto tanto.
Vorrei partire dall'esempio di civiltà che ha dato il marito, capitano di corvetta nella marina militare italiana, per arrivare all'increscioso esempio che ha dato la società italiana capitanata da quei vigliacchi e meschini che hanno aggredito, a Roma, dei romeni onesti e lavoratori.
Ecco dove si trova l'inghippo o per dirla alla Montalbano il "busillisi".
I giornali, su tutti quelli capitanati dalla voce del padrone; Libero, Il Giornale e compagnia hanno dato inizio ad una campagna di odio e di razzismo degna del miglior periodo nazista in germania.
Perchè, invece di andare addosso ai romeni non si è cercato di capire come questo sia stato possibile? Perchè l'opposizione riversa tutte le colpe su una maggioranza, si incapace, ma da poco al governo? Perchè la maggioranza invece di tentare di far contenti tutti, non ha iniziato a vedere come stanno le cose e le condizioni di vita degli extracomunitari, che ormai in massa giungono nel nostro paese?
Sono poche domande che nessuno si è posto e a cui nessuno da una risposta.
Ieri nel bellissimo editoriale di Scalfari su "La Repubblica" si sono toccati temi simili e mi è piaciuto molto il clima di dialogo che il direttore ha messo per iscritto. Bisognerebbe ragionare così per venirsi incontro.
E' vero quello che dice Scalfari:"l'ondata di extracomunitari non si arresterà, ne da nord ne da sud." ossia: continueranno ad arrivare quell dell'est e quelli dell'africa, inutile cercare scuse. "Tra l'altro", riprende Scalfari "aumenteranno i flussi dell'est in quanto corrono meno rischio rispetto agli africani, non devono solcare mari ma necessitano solo di salire su un pulmann o su un treno ed il gioco è fatto. Passano le frontiere presentando un documento." Sono cittadini europei, aggiungo io.
In questi giorni il ministro degli interni romeno ha detto la verità:"i nostri connazionali vengono in Italia perchè i crimini non vengono puniti." Bello, chiaro, senza giri di parole.
Gianfranco Fini intervistato ieri da Lucia Annunziata si è detto sconvolto dall'affermazione del ministro romeno.
Ha ragione. Ma ha anche torto. Cosa che puntualmente la Annunziata ha fatto presente.
Ha ragione perchè è vergognoso quello che nel passare degli anni è diventata l'Italia, ognuno fa quello che gli pare e con chi gli pare, la polizia è inerme, poca e malmessa. La giustizia iniesistente, lenta e solo alcuni vengono puniti, di solito i più iniermi.
Ha torto perchè per cinque anni con una maggioranza assoluta lui e la sua combriccola non ha combinato nulla, anzi, ha sfasciato quel poco di buono che ci stava, anche se adesso non mi viene in mente cosa.
Luttazzi sabato è tornato in tv e se ne sentiva il bisogno. In dieci minuti ha demolito il governo di centrosinistra mettendo all'indice tutto ciò che non andava e anche ammesso, onestamente, che ha votato Prodi perchè l'lternativa era lo squallore. Ha ragione.
Da buon satirico, Luttazzi ha fatto anche il bravo politico ponendo una domanda: "Cosa ci fanno i tossicodipendenti in carcere? non sono criminali". quelli sono posti tolti ai veri criminali che a causa delle carceri piene sono in giro a commettere reati e i reati li commettono gli italiani come i romeni, come i lombardi, i sardi, i liguri e via per tutte le regioni d'Italia.
Si discute,adesso, sull'approvazione del decreto sulla sicurezza. Per ora sta venendo fuori la maturità della politica; Berlusconi non lo vota, Fini si. Oggi è la sinistra a non volerlo votare insieme alla cdl. Siamo messi bene.
Intanto sono state effettuate le prime espulsioni. si. Quattro.
Non è comica ma è la realtà, venerdì sera da malpensa quattro romeni sono stati rispediti a casa, forse per il prefetto di Milano il problema si è risolto, per la gente no.
Forse verrà rimpatriata anche Emilia, la romena che ha dato per prima l'allarme, così, tanto per essergli riconoscente e per non fare di tutta l'erba un fascio.
A Roma ci sono 26.268 romeni. Quanti ne vogliono rimpatriare? ventiseimila? I romeni fanno parte dell'11% della popolazione Italiana. Quanti ne dobbiamo rimpatriare? il nove virgola nove?
Stiamo andando alla deriva. Tutti. Italiani e non.
Non si tratta di rimpatriare, si quello ci vuole ma non basta. Serve la certezza della pena.
Chiunque, italiano, polacco, francese, tedesco, spagnolo, romeno, arabo compie un atto che infrange la comune convivenza e duole la civile società deve pagare!! senza fronzoli!!
Il romeno che ha ucciso Giovanna Reggiani deve pagare come Angelo Spagnoli che nella sua follia ha sparato a 17 persone ferendone gravemente tre.
Sono due casi che possono sembrare lontani ma che in realtà sono accumunati da follia e disagi. Se ne mandiamo a casa uno dobbiamo mandare via anche l'altro. entrambi hanno fatto del male alla società. Pensiamoci bene.

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