giovedì 8 novembre 2007

Bella ciao per Biagi

Si sono svolti oggi i funerali di Enzo Biagi, che ha voluto essere tumulato nel cimitero del suo piccolo paese natale, Pianaccio, in provincia di Bologna.
Una folla composta di centocinquanta persone ha accompagnato il feretro del maestro con il canto partigiano"Bella Ciao" in ricordo del giovane Biagi che, nella seconda guerra mondiale combattè nel battaglione della resistenza "Giustizia e Libertà."
Il funerale è stata anche l'occasione di ricordare, a quanti lo avessero dimenticato, che Enzo Biagi fu "cacciato" dalla televisione dal famoso editto bulgaro ad opera dello psiconano Berlusconi.
Lo ricorda con tono fermo e pacato una delle figlie del giornalista da poco scomparso, Bice Biagi che ricorda a Berlusconi che l'editto ci fu e che quanto affermato ieri ,dall'ex capo del consiglio, è falso.
La grande umiltà e compostezza del giornalista lo ha portato a subire quella decisione in silenzio, la dignità di cui era maestro lo ha tenuto lontano da i piagnistei che avrebbe potuto fare additando scuse sull'età e sulla carriera.
Questo è uno dei grandi insegnamenti di Biagi, insegnamenti che dovrebbero essere presi a mo di esempio da tutti, sopratutto dalla "casta" che di gente come Biagi ne avrebbe bisogno sempre.
Francamente Berlusconi poteva benissimo star zitto e prendersi le colpe e le conseguenze di quel gesto fascista ed antidemocratico.
Ha fatto bene Luttazzi che, ancora ignaro di cosa sarebbe successo durante la settimana, ha mandato in onda sabato notte come sigla del suo nuovo programma, in onda su La7, l'editto bulgaro di Berlusconi coronandolo con una pernacchia finale.
Ecco, mi piace pensare che anche il maestro Biagi, nella sua educazione e compostezza si sia aggiunto a quella pernacchia, tanto comica quanto liberatoria, nei confronti di uno degli uomini più piccoli della storia d'Italia.
Ciao Biagi. Ci mancherai.

Nessun commento: