lunedì 4 giugno 2007

Leggendo Sartre....


Leggo Sartre. sabato ho iniziato uno dei suoi capolavori; "Il Muro". le polemiche che accompagnarono la pubblicazione di quest'opera fecero da cassa di risonanza ad un filosofo che all'epoca non ne aveva di certo bisogno. La Francia esistenzialista, quella di J.P , quella della sua compagna Simone de Beauvoir, vivono un periodo di massimo splendore intellettuale. lo stile esistenzialista coinvolgeva anima e corpo. furono tantissimi quelli che aderirono al movimento francese e parigino, Saint Germain des Pres era la "sede" di quel movimento che tanto fece parlare di se. J.P.Sartre morirà nella sua Parigi nel 1980, lasciandoci in eredità uno dei movimeti filosofici più arditi e seguiti della storia della filosofia e non solo.
Tornando alla mia lettura, Il Muro evidenzia quello che in precedenza Sartre aveva già detto nella sua oper più famosa: La nausea. la difficoltà di capire, di affrontare e di vivere la vita.
"L'esistenza è un pieno che l'uomo non può abbandonare" dice il Roquentin de "La Nausea".
Si pone la stessa situazione nelle cinque storie che completano il libro.
Il primo racconto "Il Muro" è una breve storia che si colloca nella guerra di Spagna, in piena epoca franchista; ilracconto narra di tre condannati a morte che, in una cella gelida e spoglia attendo, in compagnia di un medico, di essere fucilati all'alba. Il medico ha il compito di registrare le reazioni dei tre prigionieri posizionandosi in una situazione del tutto opposta a quella dei tre.
Sarà Pablo a cerca di capire se sia possbile un esperienza della morte. Impossibile, riuscirà solo a rivedere la sua vita incompiuta, "senza valore perchè finita". l'unica cosa che comprenderà è che ha vissuto "emettendo cambiali per l'eternità" dunque di non aver capito niente della vita. Nel contempo vivrà un esperienza talmente assurda che la sua vita non sarà più la stessa.
Lo scoglimento della vicenda dimostra l'interesse metafisico e psicologico di Sartre che si cala nei panni di un condannato per una meditazione sulla morte che può colpire ai più sensibili.

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