martedì 12 giugno 2007

"Ce ne ricorderemo di questo mondo" In onore di Sciascia II

"Siamo un pò tutti, qui, personaggi pirandelliani: quei modi di pensare e di vivere il meccanismo psicologico della teatralità, il giuco dell'essere e dell'apparire, il conflitto tra vita e forma tra il vivere e il vedersi vivere, sono cose di cui la nostra vita quotidiana è fatta.
Siamo, tra Pirandello e Brancati, tra la tragica introversione pirandelliana e la comica estroversione brancatiana, personaggi in cerca d'autore."

"la mafia è una associazione per delinquere, con fini di illecito arricchimento per i propri associati, e che si pone come elemento di mediazione tra la proprietà e il lavoro: mediazione, si capisce, parassitaria e imposta con mezzi di violenza."

"Nel paese più arretrato d'Europa, c'è il manicomio più avanzato d'Europa."

Alla domanda: "Che cosa farebbe se fosse Sciascia a governare?" lo scrittore risponde: "Intanto rimanderei a casa Andreotti che riunisce in se il peggio, nei secoli della storia d'Italia. Già vedo i libri di storia del futuro: sotto il governo dell'onorevole Andreotti, la corruzione italiana raggiunse il suo massimo, mentre la vita uamana valeva quanto ai tempi di Cesare Borgia."
Il giornalista vuole sapere il perchè di tanto odio nei confronti di Andreotti; Sciascia risponde: "Per il suo machiavellismo paranoico, per il cinismo che ha ereditato dalla curia romana poi per la miopia verso il bene e la presbiopia verso il male."

Da un discorso al parlamento: "La campagna elettorale svolta ultimamente si è basata sull'ingovernabilità di questo paese.
In realtà, questo paese è il più governabile che esista al mondo. Le sue capcità di adattamento e di assuefazione, di pazienza e persino di rassegnazione sono inesauribili. Basta viaggiare in treno, in aereo, entrare in un ospedale, in un qualsiasi ufficio pubblico, avere insomma bisogno di qualcosa che abbia a che fare con il governo dello stato, con la sua amministrazione per accorgersi fino a che punto del peggio sia governabile questo paese e quanto invece siano ingovernabili e ingovernati coloro che il governo lo reggono."

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