mercoledì 30 gennaio 2008

La banalità del male. Parte 1


Solo il titolo del bel libro di Hanna Arendt poteva essere citato su una questione del genere.
Chi sono Rosa e Olindo? Chi sono i coniugi d'Erba? Quando scrivo qualcosa è mio vizio, abitudine o preggio di mettermi sempre nei panni di uno straniero, che dell'italia conosce poco.
Perchè questi due nomi, Rosa e Olindo sono sulle prime pagine, oggi, come due anni fa di tutti i quotidiani nazionali?
Perchè questi due nomi semplici, Rosa e Olindo se nominati mettono in soggezzione o creano reazioni sdegnate?
Che cosa è successo due anni fa? Che cosa è successo l'11 Dicembre del 2006 ad Erba, in provincia di Como?
E' successo che sono morti tre donne e un bambino e che un uomo è rimasto in fin divita in ospedale, sin quando si è svegliato dal coma, ha raccontato come sono andate le cose e la storia ha preso una piega diversa, agghiacciante, terribile, assurda ma anche banale.
E' successa, un altra cosa però, anche questa agghicciante, terribile, assurda e banale. Figlia della stupidità che vive nelle tradizione culturale italiana che vede lo straniero come diverso, come nemico, come capo espiatorio delle malefatte italiane.
Di chi sono quei quattro corpi? Di chi sono quei quattro cadaveri che vengono ritrovati dai vigili del fuoco di Como?
Perchè quei quattro cadaveri vengono ritrovati dai vigili del fuoco? Per un semplice motivo, l'abitazione ha preso fuoco. Un corto circuito, si probabile, è stato un corto circuito succede, capita più spesso di quanto si pensi, quei signori sono stati uccisi da un problema all'impianto elettrico.
I signori Rosa e Olindo rientrano da Como, sono stati a cenare in un fast food, e trovano nel condominio dove abitano, vigili del fuoco, carabinieri e ambulanze del 118.
"Che cosa è successo!" chiede allarmata la signora rosa ad uno dei vigili del fuoco, "ha subito danni la nostra casa?" si perchè l'incendio è scoppiato proprio sopra casa loro. Dalla casa in fiamme escono i quattro corpi carbonizzati più un altro in fin di vita. Attenzione però, tra quei corpi carbonizzati ve ne sta uno, uno in particolare, piccolo, molto piccolo. E' il cadavere di un bambino.
I cadaveri vengono portati all'istituto di medicina legale di Como, li saranno sottoposti ad utopsia per capire meglio. Ma nel frattempo succede qualcosa.
Succede che i carabinieri interrogano i due vicini; Rosa e Olindo, gli chiedono se conoscessero i loro vicini di casa, gli chiedono se conoscessero: Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli, Valeria Cherubini e Mario Frigerio. Si, perchè adesso quei corpi bruciati hanno un nome e cognome.
I carabinieri chiedono come fossero i rapporti di vicinato e qui sia Rosa che Olindo non nascondono timori; Raffaella, il marito Azuz e il piccolo Youssef erano insopportabili, facevano rumore, musica alta a tutte le ore della notte, non erano dei buoni vicini. Ok. bene, torniamo indietro, abbiamo detto che Rosa e Olindo conoscono Raffaella, Youssef e Azuz, il papà e del piccolo. Dove si trova adesso? perchè i carabinieri non riescono a contattarlo? Azuz in passato ha avuto problemi cn la droga, spacciava, è stato preso, arrestato, ha scontato la sua pena. Ma adesso non si trova. Dov'e? I sospetti degli inquirenti si posano tutti su di lui, coaudiuvati anche dalle testimonianze contrarie e da quello che l'autopsia rivela.
Quello che appare agli occhi dei medici legali è quanto più di terribile si possa imamginare. Raffaella, Youssef, Paola e Valeria non sono morti per un corto circuito. Sono stati ammazzati e poi gli è stato dato fuoco. Raffaella è stata uccisa a bastonate, il piccolo Youssef è stato sgozzato , Paola e la vicina Valeria sono state accoltellate. Tante, tantissime coltellate. La fine peggiore spetta al piccolo Youseff, viene sollevato per un braccio e sgozzato come una bestia. Poi c'è l'altro uomo, Mario Frigerio ricoverato in fin di vita per una coltellata che gli ha reciso la carotide senza ammazzarlo, infatti è vivo.
Appare chiaro che tutto ciò sia dovuto a problemi grossi, non le classiche liti di vicinato, si pensa che un gruppo di malavitosi extra comunitari abbia voluto far pagare qualche sgarbo ad Azouz, la firma appare probabile, troppa rabbia in quella scena del delitto. Intanto Il marito di Raffaella, Azouz, è indicato su tutte le prime pagine come il principale responsabile della strage, i carabinieri lo cercano ma non riescono a trovarlo. Per l'opinione pubblica il colpevole è lui. Spacciatore con problemi di droga e in più extracomunitario, il quadro è pronto ed offerto alla famelicità dei media e alla stupidità italiana-

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